L’ambiente universitario non smette mai di riservare piacevoli sorprese per quanto riguarda la ricerca tecnologica, che si muove tra l’innovativo e il bizzarro, nei settori più svariati, dal cibo alle automobili. Quella che vi presentiamo in questo articolo porta la firma degli studenti di Energie rinnovabili e bioarchitettura (REED) del Green Mountain College del Vermont, i quali hanno appena presentato OTIS, una minuscola casa mobile a forma di capsula che misura appena 6,5 metri quadrati. Progettata e costruita da sedici studenti, la OTIS (che sta per Optimal Traveling Independent Space – Spazio Indipendente Ideale per Viaggi Itineranti) presenta un design aerodinamico, ed è realizzata per essere trainata su un veicolo standard a quattro cilindri con rimorchio da 5 a 8 a piedi. L’indipendenza della casa mobile è garantita da un sistema di raccolta dell’acqua piovana che alimenta l’impianto idraulico interno, a cui si aggiungono i pannelli solari da 120 watt che forniscono energia elettrica.
Per gestire i rifiuti umani, la casa mobile OTIS utilizza una compost toilet. Il professor Lucas Brown ha supervisionato i lavori degli studenti, commentando così il modo in cui la nuova generazione ha reinterpretato l’idea di vita felice in uno spazio ridotto: “Lo stile di vita nomade rappresenta il nuovo immaginario nel sogno americano, soprattutto tra gli studenti di oggi che ne sono estremamente affascinati. D’altro canto, molti studi suggeriscono che il nostro modello di crescita suburbana, perpetuato nel corso degli ultimi 50-60 anni, sia fisiologicamente in declino. Ai giovani non interessa più essere legati ad un affitto o un mutuo subito dopo il college, ma sono più propensi a considerare spazi di vita piccoli, autonomi e a bassa manutenzione. Queste sono oggi le loro priorità”.
Le case piccole e i micro-appartamenti non piacciono a tutti, naturalmente, ma sta diventando ogni giorno più chiaro che il tessuto socio-economico sta cambiando, e sempre più giovani stanno considerando gli svantaggi di legarsi a debiti e altre abitudini dispendiose per possedere una casa tradizionale in periferia. Solo il tempo potrà dire se questo nuovo stile di vita risulterà preponderante. Intanto si può solo sperare che il mondo non sia disseminato di grandi case, mal costruite e inefficienti. Via: Greenmtn