Spesso si crede che i capolavori architettonici facciano rima solo con tecnologie di fascia alta e enormi possibilità economiche. Tuttavia, l’industria delle costruzioni dovrebbe adeguarsi alla tendenza attuale di rendere disponibili risorse e dispositivi all’intera collettività in tutti i settori della società. Seguendo questo percorso teorico e pratico allo stesso tempo, il gruppo di artisti danesi N55 ha collaborato con l’architetto Anna Copenhagen Romme per progettare i SPACEPLATES Serra Bristol. Concepita come un’aula innovativa, come spazio di crescita per gli studenti di orticoltura e i loro insegnanti presso il Bristol South Skills Academy di Bristol, il progetto incarna la fusione della tecnologia contemporanea con l’uso di semplicistiche tecniche costruttive.
L’edificio è caratterizzato dalla sua forma unica, concepita ispirandosi probabilmente a organismi naturali come i ricci di mare. La cupola, con le sue facciate curvilinee, è costituita da piastre in alluminio di 4 mm, inclinate su tutti i bordi e poi avvitate insieme. Queste mura sono abilmente intervallate da finestre acriliche montate con profili in gomma EPDM, proprio come nelle vecchie automobili. L’elemento affascinante dell’edificio è la sua modularità. Sviluppato a partire da una struttura leggera, robusta e autoportante, l’obiettivo è stato raggiunto approfondendo semplici considerazioni geometriche e utilizzando la progettazione digitale. La semplicità del disegno evita complicati elementi strutturali o reticoli sottostanti, a favore di un metodo meccanico che richiede l’utilizzo di attrezzi manuali.
In netto contrasto con la facilità del processo di costruzione, gli spazi della serra si sono naturalmente evoluti oltre la loro forma. Gli spazi esagonali costituiscono una barriera climatica che è parte integrante della struttura, mentre i materiali resistenti contenuti nelle sottili placche di “pelle” permettono una suddivisione interna delle aree che può prescindere dall’uso di pilastri o altri elementi di sostegno. Ciò favorisce una maggiore circolazione degli utenti e una crescita migliore delle piante grazie all’ampiezza degli ambienti. Via: Bustler
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