Ultime scoperte sull’energia rinnovabile: calabroni e ragni ci aiuteranno a convertire l’energia solare
Mentre l’energia solare può essere la risposta alle nostre esigenze energetiche, ci sono alcuni ostacoli al suo successo. I moderni metodi non consentono la massima efficienza per la raccolta dell’energia solare è per questo motivo che un sacco di energia pulita non viene sfruttata. Questi svantaggi rappresentano un problema nel tentativo di sostituire l’energia convenzionale con l’energia pulita. Considerando che i sistemi di energia solare costato, la maggior parte delle città e delle abitazioni non può permettersi di investire in questa tecnologia. Questo perché il mondo si basa ancora sul potere dell’energia convenzionale anche se le forniture si stanno drasticamente esaurendo. Nonostante i nostri progressi tecnologici, siamo ancora indietro nel tentativo di sfruttare al massimo l’energia solare. Le piante, in confronto ai nostri sistemi artificiali, sono in grado di convertire l’energia solare in modo efficiente per le loro esigenze. Le piante hanno un’efficienza fotosintetica del 3-5%. La canna da zucchero, invece, ha una percentuale molto più alta (7-8%). Ci sono altre piante che producono in maniera significativa alti rendimenti di biocarburanti, come l’olio di palma, la soia e il girasole.
Se potessimo trarre ispirazione dalla natura, i nostri sistemi di energia solare potrebbero produrre una potenza molto più alta. Fortunatamente alcuni ricercatori si stanno ispirando proprio alle piante. Diamo un’occhiata alle loro invenzioni che, se utilizzate su larga scala, potrebbero ridurre significativamente la nostra dipendenza dalle fonti energetiche convenzionali. Basandosi sulle creazioni magistrali della natura possiamo inventare cose che possono rendere la nostra vita più sostenibile.
1) Un team di ricercatori dell’Università di Tel Aviv ha fatto una straordinaria scoperta: il guscio di un calabrone è in grado di convertire la luce solare in energia elettrica. Questa capacità bizzarra del calabrone ha ispirato il team, guidato da Marian Plotkin, a studiare il funzionamento di questi insetti. In precedenza, si è constatato che il calabrone tende a lavorare più attivamente quando la luce solare è intensa. Nel 2008, un team di scienziati ha deciso di scoprire il motivo dietro questo comportamento. Plotkin e il suo team hanno scoperto che le aree gialle e marroni del corpo del calabrone potrebbero assorbire la radiazione solare. A ben guardare, si è rilevato che le aree brune avevano una serie di scanalature in grado di divergere la luce del sole mentre le aree gialle, che contengono xanthopterin, sono in grado di convertire la luce solare in energia elettrica. Il team, dunque, ha costruito una cella solare che contiene xanthopterin e il loro esperimento ha avuto successo.
2) Ricercatori dell’Università della Florida hanno imitato i capelli che stanno sul corpo di un ragno per creare pannelli solari autopulenti che potrebbero notevolmente contribuire a mantenere le superfici dei pannelli pulite per garantire al massimo lo sfruttamento e la raccolta dell’energia solare. Quando l’acqua colpisce la superficie dei pannelli accumula sporcizia. Questa tecnologia potrebbe essere impiegata anche per le finestre e il confezionamento degli alimenti.
Via: Ecofriend | Vedi anche: Energia solare: le tecnologie che salveranno il mondo. Dal Film sottile ai coloranti solari