Il problema dell’acqua potabile nella gran parte dei Paesi sottosviluppati è lontano dall’esser risolto e così anche nel terzo millennio si può morire per sete o per ingerimento di acqua infetta. Eppure da qualche anno esiste un dispositivo semplice ed economico che permette di purificare da sé fino a 1,5 litri di acqua al giorno, utilizzando un principio noto fin dai tempi antichi, quello dell’evaporazione. Il dispositivo si chiama Watercone ed ha tutte le potenzialità per contribuire a fornire acqua potabile a milioni di persone che non hanno accesso all’acqua pulita o che ci possono contare solo a intermittenza, nel qual caso potrebbe tornare molto utile un piano B che davvero salverebbe molte vite. Watercone è costituito da un cono di policarbonato trasparente e da una padella nera. Il suo funzionamento è di una semplicità impressionante. Passo 1: versare acqua salata/salmastra nella padella, coprirla con il cono trasparente ed esporre il tutto al sole.
La padella nera assorbirà la luce solare e riscalderà l’acqua innescando l’evaporazione. Passo 2: l’acqua evaporata si condenserà sulla parete interna del cono in forma di goccioline che scivoleranno lungo la parete interna verso un piccolo recipiente circolare situato alla base del cono stesso. Passo 3: svitando il tappo sulla punta del cono e capovolgendolo, si può versare l’acqua potabile raccolta nel recipiente direttamente in una bottiglia o bicchiere. L’acqua sarà pronta per esser bevuta. Watercone è anche molto resistente, facile da trasportare, poco costoso da produrre e a bassa tecnologia, il che significa che può essere utilizzato anche se non esiste alcuna infrastruttura. Vedi anche: Depuratore Acqua | Via: Treehugger