E’ possibile costruire una casa in 24 ore? La risposta può apparire scontata, eppure presto potremmo doverci ricredere. Negli Stati Uniti infatti, un inventore iracheno ha messo a punto una tecnica chiamata “Countour Crafting” ed una speciale stampante 3D che sarebbe in grado di realizzare abitazioni in maniera del tutto automatizzata abbattendo al contempo i consumi energetici e le emissioni. Questa speciale stampante monta un particolare ugello da cui viene iniettato il calcestruzzo e, riproducendo un modello computerizzato, provvede alla costruzione dei vari componenti di una comune abitazione. Si aprirebbero così nuovi scenari nell’ambito dell’edilizia. Diverrebbe infatti possibile risolvere in brevissimo tempo tutte le situazioni in cui fossero necessarie abitazioni d’emergenza, ad esempio in aree colpite da calamità naturali, visto che gli edifici prodotti con questo nuovo sistema sarebbero ben tre volte più resistenti di quelli costruiti con i metodi tradizionali.
A creare perplessità è il fatto che, essendo il meccanismo completamente automatizzato, l’altissimo numero di operai impiegati nel settore edilizio rischierebbe di veder traballare il proprio posto di lavoro. Tuttavia ci sarebbe comunque bisogno di manodopera per la manutenzione e la gestione della macchina, ad esempio, o per la realizzazione dei programmi di costruzione o ancora per l’installazione degli impianti e delle finiture che la macchina da sola non è in grado di realizzare.
Un’altra preoccupazione riguarderebbe il fatto che la stampa in serie porterebbe ad avere case tutte uguali, ma anche in questo caso è sufficiente cambiare il programma al computer per avere abitazioni completamente diverse tra loro. Al momento il progetto è in fase di test e di osservazione, e oltre ai già citati vantaggi riguardo il risparmio energetico, si stanno già studiando soluzioni per usare materiali più ecosostenibili che sostituiscano il cemento. Via: Architetturaecosostenibile
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