La plastica è il materiale non biodegradabile e sintetico più utilizzato e presente nella maggior parte delle cose intorno a noi. Dalla nostra auto al cellulare, il computer o anche i mobili, la vita senza plastica sembra inimmaginabile! Non solo la plastica è molto resistente, ma dura anche a lungo e ha proprietà malleabili, in modo che possa facilmente essere trasformata e plasmata in qualsiasi forma possibile. Le materie plastiche contengono polimeri di carbonio derivati dal petrolio, che le rendono dannose per l’ambiente. Le resine plastiche sono resistenti al deperimento o alla decomposizione e quindi finiscono per intasare le nostre discariche, portando all’inquinamento del terreno, a parte i rischi per la salute che esse rappresentano. Trovare delle perfette alternative alla plastica rappresenta la sfida più importante delle ricerche scientifiche di tutto il mondo. Ecco cinque alternative sostenibili ed ecologiche alla plastica, che possono aiutare il nostro ambiente.
Il vetro
Il vetro è fatto di sabbia, che può essere reintegrata. In passato, la maggior parte delle bottiglie era realizzata in vetro. Dalle bottiglie di latte ai biberon, erano tutte fatte di vetro. Tuttavia, con i tempi che cambiano, il vetro ha lasciato il posto alla plastica per le sue qualità di robustezza e leggerezza. Tuttavia, deve essere fatto uno sforzo collettivo per capire i danni che stiamo causando noi stessi, vivendo a stretto contatto con la plastica tossica. D’altra parte, il vetro è un materiale atossico, che può essere riciclato. Si può frantumare, ma vale comunque la pena utilizzarlo. Maggiori info: Vetro
Biocomposti PHB
Biocomposite PHB è un materiale fatto di batteri, che sta gradualmente emergendo come la nuova e perfetta carta biodegradabile. Questo materiale è sostanzialmente la versione modificata del PHM (polyhydroxybutyrate) che è prodotto dalla fermentazione naturale di vari tipi di batteri e ha una stretta somiglianza con il polipropilene sintetico creato dall’uomo. Questo materiale biodegradabile è meno flessibile della plastica, ma ha una grande portata per essere utilizzato nella ricerca biomedica, per l’imballaggio e le industrie agricole. Vedi anche: Bioplastica
Legno liquido
Il legno liquido è prodotto dai sottoprodotti rilasciati dalle cartiere e ha un grande futuro come nuovo biopolimero o bioplastica. Esso è biodegradabile al 100%. Per creare i biopolimeri si deve mescolare la lignina (un sottoprodotto delle cartiere) con l’acqua e poi sottoporla a un’alta pressione e temperatura per produrre un materiale composito che può essere facilmente modellato, proprio come la plastica. I ricercatori tedeschi hanno creato vari prodotti con questo biopolimero, come il tee da golf, i giocattoli e così via. In passato, la maggior parte della lignina era usata per essere bruciata come combustibile, mentre oggi rappresenta una grande promessa come valida alternativa verde alla plastica. Vedi anche: Legno liquido
Biofilm ECM
Biofilm ECM Inc. è uscito con una tecnologia path-breaking, in base alla quale la plastica può diventare biodegradabile, qualcosa di molto difficile da credere! L’aggiunta di additivo ECM come ingrediente per la produzione di plastica altererebbe la composizione del materiale, rendendolo biodegradabile. La plastica fatta con ECM ha una lunga durata, tuttavia, quando viene posta nel sottosuolo, si degrada e si decompone completamente entro un periodo che va dai 9 mesi ai 5 anni. Questa invenzione potrebbe essere utilizzata per un sacco di prodotti di uso comune, come i sacchi della spazzatura, i pannolini e i contenitori che riempiono le nostre discariche. La ricerca per questa tecnologia è ancora in corso. Vedi anche: Biofilm
Mais
La plastica a base di mais è un’ottima alternativa alla normale plastica tossica. Scientificamente conosciuto come polylactides (PLA), questo materiale è fatto di mais e ha la capacità di decomporsi nell’arco di 47 giorni senza emettere alcun fumo tossico se bruciato. Tuttavia, il PLA ha alcuni aspetti negativi. In primo luogo, è prodotto da mais geneticamente modificato, che rappresenta un pericolo per la salute e l’ambiente e può anche richiedere più tempo per decomporsi. Gli utensili e le tazze in plastica di mais vengono utilizzate insieme a quelle in plastica normale e questo non è corretto perchè dovrebbero essere tenute separate, in modo da differenziarle. Alcuni ambientalisti, inoltre, sostengono che utilizzare il mais per la produzione di plastica ridurrebbe la sua produzione per il consumo alimentare.