Questa casa ecologica dalla forma insolita che vi presentiamo oggi è destinata a diventare tutt’uno con la natura, sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista funzionale. Progettata dall’architetto russo AN RO, questo edificio di 3 piani assomiglia tanto ad un insetto, più precisamente ad una cavalletta. La casa ecologica è costituita da vari strati che sembrano tenersi insieme grazie alle braccia articolate laterali in legno, simili alle gambe di una cavalletta. Il primo livello è rappresentato da una scatola di cemento, che costituisce il fondamento della casa. Sopra di essa si trova una lastra di legno che la circonda e costituisce un ponte per l’ingresso principale.
Su questa pavimentazione esterna è stato sistemato un altro elemento, questa volta realizzato in legno e vetro, che costituisce la zona giorno della casa, ospitando la cucina, la sala da pranzo e il soggiorno. La scatola sopraelevata non occupa l’intera superficie della lastra di base in legno, creando terrazze davanti e sul retro, e passaggi sui lati che permettono di percorrere l’intero perimetro della struttura.
Lo stesso scenario si ripropone al secondo piano, dove un secondo elemento in legno e vetro è sovrastato da una lastra inclinata che costituisce il tetto della casa, ricoperto con pannelli solari che generano energia sufficiente per renderla indipendente. Il secondo piano della casa ecologica è adibito a zona notte, infatti qui si trovano le camere da letto e i bagni. Anche se le dimensioni dei due elementi abitabili sono identici, quello più in alto risulta più piccolo, perché deve fare spazio al tetto spiovente.
Al di sotto della parte più alta del tetto si trova il “motore”, un grosso cilindro che immagazzina l’energia e la distribuisce quando e dove necessario in tutta la casa ecologica, costituendone il vero cuore pulsante. Come se la casa fosse stata costruita intorno ad esso, un albero alto penetra attraverso tutti i piani e fuoriesce dal tetto. In questo modo la casa ecologica progettata da AN RO riesce a garantire un impatto minimo sul sito, integrandolo nella sua struttura. Via: Trendir